Assistenza domiciliare: educare all'ascolto
Saper dare ed utilizzare l'ascolto è una delle basi principali per poter fornire un'adeguata assistenza domiciliare. Tale deve essere la capacità per riuscire a far sì che l'ascolto sia attivo, ovvero si traduca in azioni e fatti ciò che si è ascoltato.
Riuscire a parlare la stessa lingua tra chi ascolta e chi necessita di essere ascoltato non è cosa da tutti.
Purtroppo spesso accade di prevaricare il soggetto più fragile proprio perché l'ascolto non viene messo in pratica.
L'ascoltare e l'educare aiutano a fornire la giusta assistenza, applicando metodi e aiuti, che, per ottenere risultati soddisfacenti, andrebbero personalizzati individualmente, da chi è più giovane a chi è più adulto.
Le basi sono uguali per tutti ma quello che si dovrebbe fornire è un'assistenza che mira a comprendere cosa serve a quella persona per vivere meglio nel proprio quotidiano. Il linguaggio del corpo (quindi non verbale) fa parte dell'ascolto. Spesso quello che si riscontra è proprio la mancanza nel vedere e soddisfare i bisogni di cui necessita il singolo individuo.
Fare da guida è molto importante, non si dovrebbe mai dimenticare il ruolo che si è chiamati a svolgere. L'essere presenti in ogni aspetto è compito di chi si appresta a dare assistenza.
Il fine ultimo è quello di raggiungere un buon equilibrio tra tutte le persone interessate, ciascuna mantenendo il proprio ruolo (spesso questi equilibri saltano).
Adottare l'ascolto ed un approccio consono, aiuta tutti, a sentirsi complici di risultati inaspettati, che portano a momenti sani di vita insieme.
Tutti i punti sono descritti, trattati, approfonditi in ogni aspetto e supportati dal Manuale sull'assistenza domiciliare "Sfumature di colori".