Assistenza Domiciliare Malati a Milano
Assistere una persona malata, educare e gestire il nucleo familiare non è cosa semplice in quanto per prima cosa bisogna avere le capacità di farlo e non basta essere uno specialista del settore, ma per eseguire tale compito è necessario essere in possesso delle giuste qualità.
Qualità necessarie per assistere a domicilio
Per qualità si intende la complessa capacità di saper ascoltare, saper interagire, saper aiutare tutti i componenti del nucleo familiare. La dimostrazione di quello che si consiglia e si mette in pratica permette anche a quel parente che esprime scetticismo di comprendere che un traguardo in positivo si può raggiungere.
Scetticismo perché la malattia che ha colpito il proprio caro è degenerativa; le cure, nonostante i medicinali somministrati e consigliati da medici esperti, col tempo non danno più garanzia.
La loro stanchezza interiore è dovuta all'impossibilità di fermare il sopraggiungere di complicazioni che inevitabilmente portano ad arrendersi di fronte a qualcosa più grande di sé che col tempo affievolisce sia le forze mentali che quelle fisiche.
Qui è proprio chi viene chiamato in causa e che appunto si occupa dell'assistenza (assistenza intesa nei diversi ambiti: domiciliare, ospedaliero o in strutture ove una persona malata viene ricoverata) a dover dare le giuste modalità da adottare, i giusti consigli e far intervenire sempre i medici esperti se si creano complicazioni e/o per normali visite di controllo da adottare caso per caso.
Assistere vuol dire saper parlare, farsi ascoltare, saper spiegare il perché si agisce in un modo piuttosto che in un altro, essere umili e rispettosi sempre e non abusare delle debolezze di chi è indifeso, sta chiedendo aiuto e conta sulla professionalità di chi esegue un'assistenza.
"Ti chiedo una cosa: se ti rendi conto che stare a contatto con queste persone non ti si addice, cambia strada e lascia questo compito a chi si sente più a suo agio ed è portato per sostenere questi malati che necessitano di vero aiuto, comprensione e rispetto..." (Tratto dal saggio SFUMATURE DI COLORI)